domenica 21 agosto 2011
Io ti chiesi / Mi vin demandis (H.Hesse)
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.
Mi vin demandis kial viaj okuloj
haltas en la miaj
kiel ĉasta ĉiela stelo
en obskura fluaĵo.
Vi rigardis min longe
kiel oni testas bebon per rigardo,
diris poste, afable:
mi amas vin, ĉar vi tiom tristas.
(traduko mia)
lunedì 1 agosto 2011
Non esistono amori felici / Ne ekzistas feliĉaj amoj
E’ troppo tardi ormai per imparare a vivere
piangano insieme nella notte i nostri cuori
quanta infelicità per la più piccola canzone
quanti rimorsi per scontare un fremito
quanti singhiozzi per un’aria di chitarra
...Non esistono amori felici
Tro malfruas por lerni vivi
ploru kune dum la nokto niaj koroj
kioma malfeliĉo pro la malplejgranda kanzono
kiom da rimorsoj por punpagi vibron
kiom da singultoj pro gitara ario
...Ne ekzistas feliĉaj amoj
(L. Aragon, traduko mia)
domenica 13 marzo 2011
6 minuti di celebritá / 6 minutoj de populareco
Mi ne ŝatas esti filmata. Mi dirus ke mi havas kvazaǔ fobion. Kiam Chuck petis al mi intervjuon por prezenti mian agadon kiel volontulo de TEJO, mi bezonis tutan tagon por prepariĝi, kaj subtenan brakumon antaǔ la komenco. Certe mi ne estis devigita akcepti la intervjuon. Tamen, foje bonas ankaǔ fari ion kontraǔ nia propra emo. Kaj nun, rigardante la filmeton, mi pensas ke ĝi ne estas tiom aĉa... Eble mi ne havos sukcesan estontecon en la mondo de la spektaklo, eble mi ne estas la plej senĝena knabino en la mondo... kaj do?
Non mi piace essere filmata. Direi che ho quasi una fobia. Quando Chuck mi chiese un'intervista per presentare la mia attivitá come volontaria della TEJO, ho avuto bisogno di un'intera giornata per prepararmi psicologicamente, e anche di un abbraccio di sostegno prima di cominciare. Certo non ero obbligata ad accettare l'intervista. Peró qualche volta fa bene anche fare qualcosa contro la nostra volontá. E adesso che riguardo il filmato penso che non sia venuto cosí male... Forse non avró un futuro nel mondo dello spettacolo, forse non saró la ragazza piú disinvolta del pianeta...e allora?
mercoledì 16 febbraio 2011
Groningena semajnfino / Finesettimana a Groningen
Post renkontiĝo kun Richard, ni refuĝis el la pluvaĉo en ĉarma kafejo, kies meblaro reprodukciis malnovan vagonaron. Kaj poste plia pluvo, kurante al la grandega parkejo por bicikloj apud la stacidomo. Tiam mi malkovris esti gajninta senpagan karuselan rondveturon...nu, fakte temis pri rondveturo sur la "paseĝera seĝo" (tio kiu ĉe ni nomiĝas "pakaĵportilo"...) de la biciklo de Richard, sed mi ĝuis tion kiel infano je la karuseloj! Mia amiko ne komprenis la eksterordinarecon de la sperto, kaj klopodis bremsi mian entuziasmon per liaj nederlandanecaj manieroj :) , sed sen sukcese! Kaj jen, mi plenumis mian promeson rakonti pri tio en mia blogo. Kaj, ĉar tio estis la nura vera celo de tiu ĉi artikolo, mi povas halti ĉi tie. :)
Useró questa domenica piovosa per raccontarvi finalmente di un altro finesettimana piovoso, tuttavia non per questo meno interessante. Uno dei buoni propositi per l'anno nuovo é quello di restare in ufficio il meno possibile nei miei giorni liberi e usare il piú possibile la mia tessera-sconti delle ferrovie olandesi. Finora il clima invernale aveva un po' frenato la mia voglia di muovermi, ma giá c'é la primavera nell'aria e il festival di Capodanno mi ha regalato nuovi amici, quindi perché non approfittarne per far loro visita e godere di tranquille passeggiate in una cittá sconosciuta, di un'atmosfera rilassata, di lunghe chiacchiere... Tali sono i pensieri che mi hanno guidata, sabato 12 febbraio, a Groningen, la Mazara del Vallo dell' Olanda settentrionale, come l'ha chiamata un mio amico, "De Stad" (la Cittá)", come la chiama la gente del luogo: entrambi gli appellativi perché si trova ai confini del paese, nel mezzo di nulla. Comunque si tratta di una cittá affascinante, anche se devo dire che il tempo non mi ha permesso di godermela fino in fondo. Quando sono arrivata, la neve mi attendeva, e mi sono subito rifugiata nel museo piú vicino alla stazione, il "Groningen Muzeum".
Qui ho potuto ammirare l'esibizione "L'Oriente sconosciuto della Russia". Dopo la visita, ho vagato un po' sotto il diluvio, finché non ho deciso di chiedere ad un passante "Waar is de Martini toren?". I miei tentativi di rivolgermi alle persone in Olandese sono ancora abbastanza sperimentali e a volte imbarazzanti, ma devo "over de drempel stappen" (superare il limite). La famosa Torre Martini, o la "Vecchia Grigia", é alta 97 m. e contiene ben 62 campane. Purtroppo non é stato possibile salirci, perché era chiusa: riservo questa attivitá per la prossima volta, quando si spera anche che il tempo sia piú clemente e il panorama migliore.
Dopo essermi incontrata con Richard, ci siamo rifugiati dal diluvio in un grazioso bar, il cui arredamento riproduceva un antico treno. Altra uscita bagnata, di corsa verso il mega parcheggio delle bici di fianco alla stazione... Lí scopro di aver vinto un giro gratis in giostra...beh, in realtá si trattava di un giro sulla "seduta per passeggeri" (quello che da noi si chiama "portapacchi"...) della bici di Richard, ma io mi sono divertita come un bambino alle giostre! Il mio amico non capiva la straodinarietá dell'esperienza, e ha provato a frenare il mio entusiasmo con i suoi modi da olandese :) , ma senza riuscirci! E infatti ho mantenuto la mia promessa di raccontarlo nel mio blog. E, siccome questo era l'unico vero intento di questo articolo, adesso posso smettere di scrivere.
Della serie "Conversazioni idiote" / El la serio "Stultaj dialogoj"
Angela: "Ma tu sei in Olanda...lí c'é la libertá sessuale"
Io: "Boh, io non l'ho ancora vista"
Angela: "Ok, diciamo che c'é una libertá sessuale a cui tu non partecipi"
Angela: "Sed vi estas en Nederlando...tie estas la seksa libereco"
Mi: "Nu, mi ĝin ankoraǔ ne vidis"
Angela: "Bone, ni diru ke estas seksa libereco en kiu vi ne partoprenas"
Bukowski mood
«La Bibbia dice, "Ama il prossimo tuo» «Potrebbe anche voler dire lascialo in pace.»/ «La Biblio diras "Amu vian proksimulon" » «Tio povus ankaǔ signifi lasu lin trankvila.»
Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse che per questo dovremmo amarci tutti quanti e invece no, siamo schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla. / Ĉiuj oni devas morti, ĉiuj, kia cirko! Jam nur pro tio, oni devus ĉiuj ami unu la alian, sed male ne, oni estas opresataj de la banalaĵoj, forkonsumitaj de la nulo.
È possibile amare un essere umano? Naturalmente, soprattutto se non lo si conosce troppo bene. / Eblas ami homon? Kompreneble, precipe se tiun oni ne tro bone konas.
lunedì 14 febbraio 2011
La 2a JES: rememorinda jarfina renkontiĝo / La 2a Settimana Esperantista Giovanile: un incontro di Capodanno da ricordare
Ecco il link all'articolo che ho scritto sulla Settimana Esperantista Giovanile a Burg (Germania): http://pej.pl/pri-ni/agado/junulara-e-semajno/2-a-junulara-e-semajno/ Qui sotto metto una traduzione in italiano, abbastanza malfatta (chiedo scusa, ma manca il tempo!), con qualche foto liberamente scelta da me.
Sempre, dopo aver partecipato ad un incontro esperantista, resto pensosa per qualche giorno, provando a trarne le conclusioni. Come attivista, mi rendo bene conto delle difficoltá che gli organizzatori possono incontrare, e conosco bene quanto quanto lavoro c'é dietro al successo di un evento. Tanto piú quando si tratta di un grande evento come la Settimana Esperantista Giovanile (JES), quest'anno alla sua seconda edizione, la quale ha riunito piú di 250 partecipanti nel villaggio brandeburgo Burg, dal 27 di dicembre al 2 di gennaio.
Una particolaritá dello JES é la squadra organizzativa internazionale: esso infatti é nato dall'unione degli allora "Settimana dell'Azione" e "Seminario Internazionale", secondo un accordo delle Gioventú Esperantiste tedesca e polacca. A mio parere, questo dona giá da sé un plusvalore all'evento, mostrando la volontá di lavorare insieme e anche affrontare le complicazioni e i fraintendimenti che a volte accadono in tali circostanze. Anche per questo deve appunto servire la nostra lingua internazionale!
Anche se é difficile descrivere la sua atmosfera e le sue molte sfumature, ecco un riassunto dell'incontro, secondo diversi aspetti:
DI GIORNO
Il programma giornaliero é stato ricco e interessante. Grazie al coordinamento dei responsabili, Paweł e Karina, e al contributo di molti partecipanti, ciascuno ha potuto scegliere le attivitá piú adatte per sé. Gli appassionati di lingue hanno potuto seguire diversi corsi, ricevere importanti consigli durante le conferenze sull'apprendimento linguistico, e mettere in pratica le proprie capacitá nell'aligatorejo. I nuovi arrivati non sono rimasti abbandonati: Dorota e la sua squadra di "angeli" si sono occupati in modo speciale di loro e li hanno aiutati ad orientarsi in quell'ambiente sconosciuto. E@I ha guidato un seminario sul giornalismo moderno, e molte altre conferenze e discussioni hanno avuto luogo: di certo non é mancata la possibilitá per imparare e arricchire le proprie esperienze su diversi temi. Ovviamente, allo stesso tempo sono stati organizzate molte attivitá per divertirsi e rilassarsi: corsi di danza, giocoleria, yoga, massaggi, ecc. Durante la gita a Cottbus, i visitatori hanno potuto scoprire le bellezze del luogo e acquisire interessanti informazioni sulla minoranza nazionale, il popolo slavo dei sorabi.
DI SERA E DI NOTTE
Durante la settimana hanno suonato diversi tra i piú famosi artisti del mondo esperantista: La Perdita Generacio, Platano, Gijom, ecc. e qualche gruppo tedesco. Nel gufujo si sono esibiti La Kuracistoj e Inicialoj DC; Shenja e Lena hanno emozionato il pubblico con le loro melodie l'ultima notte. Un gruppo di appassionati musicisti ha avuto la possibilitá di suonare insieme nella Jam Session, e la discoteca funzionava fino alla fine della notte per tutti gli amanti del ballo. C'era anche una cineforum, una ludoteca, il karaoke ed é stata organizzata pure una... stanza delle carezze!
RIGUARDO TEJO
L'Organizzazione Mondiale dei Giovani Esperantisti non ha mancato l'occasione per incontrare i proprio membri, attivitsti, sostenitori e in generale i giovani interessati alle sue attivitá. Tra le altre cose, presso il suo stand, si poteva iscriversi all'associazione, al congresso internazionale, leggere la rinnovata rivista Kontakto, ottenere informazioni, o semplicemente chiacchierare amichevolmente con la volontaria di TEJO (io, ndr.).
Inoltre, é stato organizzato un programma apposito per confrontarsi e aprire il dialogo: nella 'Agorá di TEJO" sono state infatti proposte domande chiave riguardo l'attivitá di TEJO, e le persone hanno avuto la possibilitá di far sentire le proprie opinioni e consigli.
PRIMA, DOPO E INOLTRE
Da Francia, Paesi Bassi, Ucraina, ecc., molti sono arrivati "in carovana" (in gergo esperantista la carovana é un gruppo di persone che viaggia insieme, con mezzi economici): hanno viaggiato a lungo e spesso in modo scomodo (tanto piú a causa della neve), ma di certo non solo per risparmiare denaro.... Viaggiare insieme dona sempre alle persone dei bei momenti, e durante il tragitto ci si conosce meglio, ci si sostiene reciprocamente, si condividono esperienze ed emozioni.
Coloro che non dovevano subito scappare a casa, hanno potuto prolungare l'atmosfera di festa partecipando all'incontro "post-JES" a Berlino.
Tra le altre cose, molte persone (prima, durante o dopo il ritorno) sono state colte da una sindrome, che probabilmente si é propagata soprattutto a causa del freddo e dei troppi baci durante il veglione di Capodanno. I sintomi erano di solito febbre, tosse, dolori di vario genere, ma anche una grande malinconia!
Per finire, anche se il mio racconto non contiene tutto, sono certa che molto di piú si potrá ascoltare nei racconti di tutti i partecipanti, che a lungo ricorderanno con piacere questa intensa settimana!venerdì 7 gennaio 2011
Bonan jaron / Buon anno
Bonan jaron, frato, bonan jaron vere, kaj mi esperas
ĝi estu bela, bela kaj legera.
Ke ĝi flugu laû la linio de viaj deziroj,
alportu al vi momentojn profundajn,
kaj ke la misterioj restu dolĉaj misterioj.
Ke nenio ŝanĝu la hieraûajn faktojn.
Mi deziras al vi pacon, ridojn, kaj klopodon.
Trovi florojn en la kampoj de urtiko.
Mi deziras al vi vojaĝojn al malproksimaj landoj
laborojn farendajn per viaj manoj [...]
Ke ĝi portu al vi konfuzon, kaj absurdajn projektojn,
fruktojn kaj panon al viaj revoj malsataj,
ke ĝi portu al vi kilometrojn kaj vangojn ruĝiĝitajn,
klarajn sunleviĝojn kaj sunsubirojn de belaj tagoj
kaj verdajn semaforojn, kaj prudenton, kaj kuraĝo. [...]
Bonan jaron, frato, kaj ne faru stultaĵojn,
la doloron foriras, tiel kiel ĝi alvenas,
mi deziras al vi amon, kvintalojn da amo,
palacojn, kvartalojn, landoj da amo,
planedojn da amo, universojn da amo,
momentojn, minutojn, tagojn de amo,
mi deziras al vi jaron de amo, mia frato...
(Lorenzo Cherubini)
Buon anno fratello buon anno davvero e spero
sia bello sia bello e leggero
che voli sul filo dei tuoi desideri
ti porti momenti profondi e i misteri
rimangano dolci misteri
che niente modifichi i fatti di ieri
ti auguro pace risate e fatica
trovare dei fiori nei campi d'ortica
ti auguro viaggi in paesi lontani
lavori da compiere con le tue mani
e figli che crescono e poi vanno via
attratti dal volto della fantasia
buon anno fratello buon anno ai tuoi occhi
alle mani alle braccia ai polpacci ai ginocchi
buon anno ai tuoi piedi alla spina dorsale
alla pelle alle spalle al tuo grande ideale
buon anno fratello buon anno davvero...
che ti porti scompiglio e progetti sballati
e frutta e panini ai tuoi sogni affamati
ti porti chilometri e guance arrossate
albe azzurre e tramonti di belle giornate
e semafori verdi e prudenza e coraggio
ed un pesce d'aprile e una festa di maggio
buon anno alla tua luna buon anno al tuo sole
buon anno alle tue orecchie e alle mie parole
buon anno a tutto il sangue che ti scorre nelle vene
e che quando batte a tempo dice andrà tutto bene
buon anno fratello e non fare cazzate
le pene van via così come son nate
ti auguro amore quintali d'amore
palazzi quartieri paesi d'amore
pianeti d'amore universi d'amore
istanti minuti giornate d'amore
ti auguro un anno d'amore fratello mio
l'amore del mondo e quello di Dio...
(Lorenzo Cherubini)
martedì 4 gennaio 2011
Pensoj / Pensieri
Tial, kelkfoje, kiam mi estas sola en mia oficejo, inter amaso da poŝto pritraktenda, retpoŝtmesaĝoj respondendaj, alvokoj farendaj, kvitancoj kiuj netroveblas, ĝeneguloj kiuj proponas al mi sensencaĵojn, aû kiuj plendas pro io, ktp. , mi volus ekkrii, kaj detrui ĉion, sed poste mi profunde spiras, rekomencas trankvile mian laboron kaj, tuj kiam mi povas, mi provas inventi ion novan, proponi ideojn, alparoli homojn, kompreni iliajn dezirojn, inspiri entuziazmon al miaj kunlaborantoj, kaj sentas ke mi ne perdis la homan dimension de mia agado, kaj fieras pri mi, almenaû dum momento.
Cè stato un tempo, non molto lontano, in cui avevo ancora tutto da imparare ed è proprio allora che ho incontrato uomini e donne che credevano in quello che facevano, che davano il meglio di sè, che non si risparmiavano, che sapevano farsi delle domande e allo stesso tempo agire, che avevano degli ideali, ma non perdevano mai il contatto con la realtà. Mettersi in gioco, essere creativi, creare grandi cose dal nulla, tirare fuori il potenziale nascosto dentro ognuno di noi, accogliere le sfide, sorridere e prestare attenzione alle persone. Vedevo questo intorno a me, mentre diventavo grande. E questo deve essere rimasto il mio modello d'azione. Cosí a volte, quando sono sola nel mio ufficio, tra una pila di posta da smistare, email a cui rispondere, telefonate da fare, fatture che non si trovano, rompipalle che ti chiamano per proporti un'attivitá assurda, o per lamentarsi di qualcosa che non é stato fatto, ecc. , vorrei urlare e spaccare tutto, ma poi faccio un respiro profondo, riprendo con calma il mio lavoro e appena posso provo ad inventarmi un'attivitá nuova, a proporre idee, a parlare con la gente, a capire le loro aspettative, a infondere entusiasmo nei miei collaboratori, e cosí sento di non aver perso la dimensione umana della mia attivitá e sono fiera di me stessa, almeno per un po'.
Belas, kaŝitaj, senti sin serĉataj! / Bello è, nascosti, sentirsi cercare!
Plibelas esti trovataj,
se tion oni volas, kaj la hundo
por la vulpo taǔgas.
Bonas scii kaj ne diri,
pli bonas scii kaj diri,
se vi povas trovi tiun raran orelon
kiu vin komprenas.
(Emily Dickinson, mia traduko)
Bello è, nascosti, sentirsi cercare!
Più bello essere trovati,
se e' questo che vogliamo e della volpe
e' degno il cane.
Bene sapere e non dire,
meglio sapere e dire,
se puoi trovare quell'orecchio raro
che ti comprenda.
(Emily Dickinson)